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al testo di nicol luccardi
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Ombre visibili mancanze immerse nei silenzi la luce di un’anima che vibra sei tu che generi in noi dolore. La morte ha il sapore di una sconfitta chi decide l’addio senza un briciolo di speranza una preghiera un conforto d’amore il divino scompare nelle sue placide messi dorate. Non chiede permessi la morte strappa sradica il fiore della vita il suo tempo è una falsa eternità nelle solitudini di giorni infiniti. Chi è senza Dio ha poca luce la morte è così un tocco improvviso all’uscio del cuore lo sguardo che muore nel silenzio delle parole un fiore e un lumino anche oggi nel giardino del tempo. Il cielo un grigio batuffolo di nuvole mi piace sognare rubare alla morte il suo potere io sono tra i tramonti la luce dormiente sul libro dei morti. Quanta confusione nella transumanza dei morti viali pieni di fiori nel vociare soffuso di chi con il capo chino e la gioia nel cuore torna a casa con le sue ombre. Silenzio la morte può sentire oggi due novembre la falce aleggia nella sua vittoria noi ricordiamo la nostra sconfitta accendiamo un lumino per qualche anima dispersa in questa grande confusione d’eternità ci siamo anche noi. |
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